Figlio dell'Operatore di proiezione della Lux Film, viene spinto dal desiderio paterno a frequentare l'Istituto Tecnico Fotografico Duca D'Aosta negli anni 1951-'56. Diplomatosi Maestro Fotografico, ma impossibilitato a frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia data la giovane età, negli anni 1956-'58 si diploma Assistente e Cineoperatore del Colore presso il C.I.A.C. Nel 1958 la giuria del Centro Sperimentale lo ammette al biennio di Cinematografia pur non avendo ancora l'età richiesta dal bando di concorso. Nel 1960 prosegue il suo assistentato con i Direttori di Fotografia Aldo Scavarda e Marco Scarpelli. Con quest'ultimo inizia, a 21 anni, l'attività di Operatore alla macchina, ma è costretto ad un lungo fermo professionale. Nel 1968, il regista Franco Rossi, dopo la visione del cortometraggio Rapporto segreto, lo chiama ad ideare la cinematografia del film Giovinezza, giovinezza. Segue il richiamo collaborativo del regista Bernardo Bertolucci, a cui egli risponde prontamente, dando il via ad un lungo e proficuo sodalizio artistico: Strategia del ragno (1970), Il Conformista (1970), Ultimo tango a Parigi (1972), Novecento (1976), La Luna (1979), L'ultimo imperatore (1988), per cui riceve l'Oscar per la migliore fotografia, Il tè nel deserto (1990), fino a Piccolo Buddha (1993). Il 1979 decreta un'esperienza fondamentale per la sua vita e la sua carriera con la realizzazione del film Apocalypse now, diretto da Francis Coppola, grazie a cui riceve il suo primo premio Oscar per la migliore fotografia. Lavora con registi del calibro di Dario Argento, Giuseppe Patroni Griffi, Giuliano Montaldo, Salvatore Samperi e Warren Beatty, con cui vince un altro oscar per il film Reds (1982). Negli anni 1988-'90 diviene presidente dell'Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica e membro di varie Accademie internazionali. Dal 1994 al 2004 insegna presso l'Accademia delle Arti e delle Scienze dell'Immagine de L'Aquila - di cui è uno dei fondadori, con il proposito che i cinque anni di corso portino, nel tempo, al riconoscimento dell'Immagine a tutti gli effetti come facoltà Universitaria. La sua aspirazione, infatti, è il possibile raggiungimento del riconoscimento legislativo nel "diritto d'autore" per tutti gli Autori della Fotografia Cinematografica del mondo. Scrive e cura l'edizione di una trilogia di libri sulle ispirazioni date dalle luci (La Luce - 2001), dai colori (I Colori - 2002), degli elementi (Gli Elementi - 2003)". Con il terzo volume si è anche aperta una mostra fotografica itinerante dal titolo: Storaro: scrivere con la luce - Doppie impressioni tra Fotografia e Cinematografia, ospitata in varie città d'Italia.

E.L.

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